Protesica
L’Odontoiatria Protesica si occupa della realizzazione di manufatti chiamati, appunto, protesi in modo da poter recuperare e ripristinare elementi dentari persi o gravemente compromessi.
Queste possono essere complete, quando sostituiscono tutti i denti superiori, inferiori o ambedue le arcate, o parziali, nel caso in cui sostituiscano uno o solo alcuni denti.
Qualsiasi protesi dentale deve rispondere a esigenze molto specifiche:
- deve essere funzionale, quindi deve permettere alla persona di mangiare e parlare bene e con disinvoltura, sentendosi a proprio agio e comoda attraverso il ripristino di una corretta morfologia e di un corretto rapporto occlusale tra le arcate;
- deve essere resistente, ossia non deve rompersi. Delle modifiche posso essere necessarie nel tempo, soprattutto per le protesi complete;
- deve avere una buona estetica ovvero la protesi deve richiamare il più possibile la dentatura naturale del paziente, adattandosi bene a questa.
Si può fare una distinzione tra varie tipologie di protesi:
1 – protesi fissa: non possono essere rimosse dal paziente in quanto cementate o avvitate, nel caso di impianti, definitivamente.
Appartengono a questa categoria
- gli intarsi (vd sezione conservativa),
- le faccette
- il Maryland
- le corone e ponti protesi mobile: cioè quelle protesi con appoggio mucoso e dentale dentomucosoportata)
2- protesi mobile: cioè quelle protesi con appoggio mucoso e dentale dentomucosoportata”)
- Scheletrali, ovvero protesi con ganci
- Parziale: totalmente in resina
- Parziale: o totalmente in nylon
- Totale o dentiera
- protesi semimobile: rimovibile per la detersione da parte del paziente in quanto fissata a livello di denti naturali o impianti come l’overdenture.
Particolare attenzione deve essere posta alla fase di adattamento del paziente alla protesi: i nostri collaboratori tengono a precisare che nelle prime settimane di utilizzo si possano avere difficoltà a portarla per via del suo spessore e della sua consistenza, differenti da quelli dei tessuti del cavo orale. La lingua non è abituata alla protesi, quindi si può rilevare difficoltà nell’articolazione della parola nei primi tempi. Per risolvere questa problematica transitoria consigliano esercizi di fonazione ad alta voce in modo da abituare lingua e cervello al nuovo apparecchio protesico.
Importanti sono gli eventuali ritocchi da riportare al dispositivo la cui necessità può essere rilevata in una serie di controlli successivi, fissati a distanza di giorni o settimane a seconda del caso.
Fondamentali per i nostri specialisti sono anche le istruzioni sull’igiene orale e la detersione della protesi, così come la scelta dei presidi strumentali più efficaci per queste attività.
La cura delle protesi, infatti, deve essere sistematica e molto attenta.
Nel caso di apparecchi mobili è necessario procedere con spazzolatura in acqua fredda dopo ogni pasto e conservazione dello stesso in ambiente umido quando rimossi dal cavo orale affinché la resina non si disidrati.
Il paziente è sempre coinvolto nella scelta del piano di cura protesico più opportuno, in modo da rispettare ed andare incontro alle sue esigenze funzionali, estetiche ed economiche.